Oggi lutto nazionale.
Quasi trecento le vittime, tutte innocenti. Un numero impreciso, che impietosamente continua a crescere, che non ne vuole sapere di essere definitivo. Circa trentamila i terremotati.
Giovani, Vecchi, Bambini, Donne , Uomini.
C’è democrazia nelle tragedie.
Oggi lutto nazionale, perchè anche se siamo lontani ci sentiamo colpiti.
La prima cosa che ho pensato appena ho saputo , è stata: “voglio andare a dare una mano”.
..e come me, molti..troppo grande questa sensazione di smarrimento per tutti…e spero che quel nominativo lasciato in protezione civile possa serivre se non oggi almeno domani..tanto l’emergenza durerà purtroppo a lungo…
Oggi lutto nazionale perchè, necessariamente ci sentiamo vicini a chi è li, anche se molti di noi, grazie a Dio, non sapranno mai cosa significa perdere tutto quello che è importante nella propria vita in 20 secondi. E non solo i beni per cui tanto si è lavorato e ci si è sacrificati, ma soprattuto persone care, amici, parenti, madri , padri , figli.
Oggi lutto nazionale, che si affianca, simbolicamente a quella che per i Cristiani è la giornata del Cristo morto. Una coincidenza che sembra voler dire, che anche lassù son rimasti colpiti.
Oggi lutto nazionale e quindi serve solo un attimo di silenzio.
Niente trasmissioni politiche montate per trovare la colpa in questo o quel presidente del consiglio.
Niente fantomatici nostradamus che prevedono i cataclismi.
Niente sciacalli che aggiungono dolore al dolore di chi non ha più niente.
Solo silenzio e riflessione su quanto è insignificante e fragile la vita umana e su quanto a così poco serva “odiare”, “prevaricare”,”derubare”,”truffare”, “arrabbiarsi” per denaro, per superbia,per stronzate, per qualsiasi futile motivo , se in un attimo può sparire veramente tutto.
La mia colonna sonora di solito è la canzone “Meraviglioso” di Modugno che sta ad indicare che anche quanto tutto sembra nero, bisogna trovare comunque nella vita, qualcosa di meraviglioso, nel sole, in un sorriso, nell’amore.
Difficile trovare qualcosa di Meraviglioso davanti a 300 bare circondate da distruzione.
Chiudo con la frase di uno dei tanti sfollati che mi ha molto colpito.
Un uomo che davanti ad una telecamera piangendo e vedendo la sua vita distrutta, diceva :
“…l’unica cosa a cui aggrapparsi è che durante le scosse , nel pieno della tragedia e del trambusto, è nata una splendida bambina che ora sta bene.”
..forse è questo il meraviglioso di cui abbiam bisogno ,il punto da cui ripartire per andare avanti.
Auguri di buona vita e buona Pasqua a tutti.