Molto spesso si approfitta dei periodi di ferie, per rilassarsi e leggere qualcosa. Nel mio caso, ne ho approfittato per dare uno sguardo ad un libro che avevo acquistato un pò di tempo fa ma che era rimasto sullo scaffale.
In realtà si tratta di una raccolta di fotografie con alcuni interventi in prefazione, quindi qualcosa di abbastanza leggero, a cui dare una sbirciata anche in spiaggia sotto l’ombrellone.
Lomax in Salento. Le fotografie del 1954 è stato pubblicato da Edizioni Kurumuny nel 2006.
Si tratta di una raccolta di foto eseguite da Alan Lomax nel ’54 nella sua famosa campagna di registrazioni che effettuò nel salento.
Se le registrazioni di Lomax sono diventate ormai patrimonio imprescindibile per chiunque si affacci allo studio della nostra cultura popolare e musicale meno note sono le sue fotografie.
In realtà Lomax è stato si, un importante etnomusicologo, che ha passato tutta la vita a documentare attraverso registrazioni sonore tutta una serie di sottoculture , dagli schiavi afroamericani alla la vita nel nostro Salento degli anni ‘50 ma, in particolare a partire dal suo viaggio in Spagna del ’52, ha potuto documentare anche visivamente con foto ( e video) il suo lavoro.
Si tratta di foto dei cantori che incidono per lui, di paesaggi, di gente comune, di architettura che unite alle registrazioni audio rendono il materiale che ci ha lasciato un qualcosa di immensamente importante.
“La fotografia è stata per Lomax una reale vocazione, e la macchina fotografica molto più che una tecnologia da usare insieme al registratore. Lomax ha realizzato dei “diari fotografici” durante le sue ricerche in Spagna (1952) e in Italia (1954/55), che dimostrano come egli sia stato sempre interessato a ritrarre e documentare i momenti salienti delle performances musicali, il paesaggio naturale e urbano, l’ambiente sociale dei musicisti e dei cantori. Nelle sue fotografie italiane si nota anche un’attenzione costante al mondo del lavoro e alla povertà, quale risultato di condizioni di vita precarie e spesso insostenibili.“
In particolare nella campagna nel Salento, Lomax ha effettuato oltre 170 registrazioni sonore e oltre 70 fotografie, quasi tutte riprodotte in questo volume. Vi sono 70 immagini in bianco e nero: paesaggi, chiese, strade, bambini, volti di donne e uomini che sorridono, che cantano intorno a un microfono, che lavorano il tabacco o cazzanu (spaccano) le pietre. E’ il Salento visto e fotografato da Alan Lomax nel 1954.
Il libro ospita inoltre interventi di Luigi Chiriatti, Alan Lomax, Goffredo Plastino, Luisa Del Giudice, Sergio Torsello.
Interessante è l’intervento di Chiriatti che racconta il suo tentativo di dare un volto alle voci sentite nelle registrazioni ed un nome ai volti immortalati nelle fotografie presenti nel libro.
Un tentativo non semplice dato che sono passati 60 anni e molti dei protagonisti non sono più tra noi.
Un tentativo non senza emozioni sia per il ricercatore che per chi, dopo decenni ha fatto riaffiorare dal proprio scrigno di ricordi quelle calde giornate del 54 quando, “..arrivò un americano” che fotografava le persone e le faceva cantare.