Questa straordinaria canzone, narra le disavventre capitate ai figli dell’antico Regno delle Due Sicilie nel corso di 150 anni di unificazione con il resto della Penisola.
Il testo, è una poesia di Rina Durante, fu messo in musica dal Canzoniere Grecanico Salentino, credo, negli anni 70.
Il nonno di mio padre era brigante
come Carmine Crocco e Ninco Nanco
è sua la testa mozza che financo
sopra i libri di storia hanno stampato
rubava ai ricchi per dare ai cafoni
per questo gli tagliarono i coglioni
Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affareIl nonno di mio padre era bracciante
disoccupato e morto di fame
un giorno fu preso a lavorare
nel tavoliere come stagionale
non sapeva che s’era scioperato
per questo si trovò morto ammazzato
Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affareIl padre di mio padre non aveva
nemmeno terra dove lavorare
allora decise di occupare
un pò di terra incolta nell’Arneo
ma un poliziotto con la camionetta
gli fece a pezzi la sua bicicletta
Per lui la Quistione meridionale
non è stata davvero un buon affareMio padre infin è stato un emigrante
io dico è stato perchè non c’è più
non voglio ricordare come fu
a voi non interessa e a me fa male
non so neppure dov’è seppellito
perchè non scrisse più dopo partito
Per lui la Quistione meridionale
non è stata certo un buon affareConosco invece un tizio un professore
che studiando con cura la Quistione
del Mezzogiorno in breve è diventato
un grosso personaggio, un deputato
dirige enti corsi e scuole d’arte
e gli entrano quattrini da ogni parte
Per lui la Quistione meridionale
è stata certamente un buon affare
Il pezzo è tutt’ora riproposto dal Canzoniere Grecanico Salentino ed è presente nell’ultimo loro album “Focu D’amore”
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